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mercoledì 1 aprile 2020

BACH-BRAHMS - Chaconne

BACH-BRAHMS 

Chaconne


Si tratta di una trascrizione della famosa Ciaccona della partita in re minore BWV 1004 di Johann Sebastian Bach per violino solo. 
La ciaccona è un pezzo ormai universalmente conosciuto e trascritto innumerevoli volte da diversi compositori, un brano non facile per violino e meno ancora per pianoforte. Tra tutte le trascrizioni la più eseguita è sicuramente quella di Ferruccio Busoni, una versione con numerose aggiunte un po' rutilanti al pezzo originale che ne fanno una singola composizione da concerto che di certo affascina il pubblico per le sue sonorità mutevoli, le armonie drammatiche e la grandiosità dell'architettura sia timbrica che strutturale.
La ciaccona in genere è una danza in tempo ternario basata su un basso ostinato e sincopato di origine spagnola. Mentre la linea del basso procede ripetendosi su di essa è possibile costruire e variare alcune melodie. Nel pezzo di Bach per violino solo non è presente il basso ostinato (come invece si ode nella Passacaglia in do minore per organo, la cui forma è una diretta derivazione della ciaccona) ma si può udire una certa "ostinazione" della sequenza armonica iniziale e della ripetizione delle progressioni che compaiono alla fine della breve esposizione del tema in Re minore. L'intero pezzo è poi sviluppato in forma di variazioni.

La versione di Brahms è assai meno conosciuta, scritta in un ciclo di 5 studi per pianoforte che riprendono composizioni altrui e le rielaborano sotto altri aspetti tecnici. I 5 studi sono:

- Etude nach Chopin; che riprende lo studio n. 2 op. 25 di F. Chopin e ne complica la linea melodica con l'alternanza di doppie terze e doppie seste rendendone l'esecuzione particolarmente difficile;

- Rondo nach C. M. von Weber; si tratta di uno studio ricavato dal finale della sonata n. 1 op. 24 di Carl Maria von Weber in Do maggiore in cui sono state invertite le parti tra destra e sinistra;

- Etuden nach Bach; due studi tratti da un apartita di Bach in cui due linee melodiche in contrappunto si sviluppano su arpeggi di Sol minore. Il secondo studio è l'inversione del primo onde obbligare le mani ad eseguire le stesse difficoltà.

- Chaconne fur die linke Hand allein bearbeiteit; la trascrizione della ciaccona per la sola mano sinistra.

Quest'ultimo è decisamente più attinente all'originale per violino che diventa inizialmente uno studio degli accordi arpeggiati, poi uno studio degli arpeggi e delle scale fino ad arrivare alla sezione centrale della Ciaccona in cui Brahms forza lo studio dei salti e dell'estensione della mano. Nella sezione successiva, col passaggio al maggiore si ritorna allo studio dei salti per concludere nella lunga coda in minore nuovamente con arpeggi. Malgrado coinvolga la sola mano sinistra è uno studio assai impegnativo e faticoso in quanto richiede un attento studio dell'espressività imitando le arcate del violino, un attento esame del discorso musicale onde evitarne l'appiattimento e uno studio attento di tutti i passaggi in quanto l'esecutore si trova messo a nudo di fronte alla semplicità della costruzione del pezzo. 


ENGLISH VERSION


It is a transcription of Johann Sebastian Bach's famous Chaconne from the D minor BWV 1004 for solo violin.
The chaconne is a piece by now universally known and transcribed countless times by various composers, a difficult piece for violin and even less for piano. Of all the transcriptions the most performed is certainly that of Ferruccio Busoni, a version with numerous slightly gleaming additions to the original piece that make it a single concert composition that certainly fascinates the audience for its changing sounds, dramatic harmonies and the grandeur of both timbral and structural architecture.
The chaconne is generally a dance in ternary time based on an ostinato and syncopated bass of Spanish origin. While the bass line proceeds repeating itself on it it is possible to build and vary some melodies. In Bach's piece for solo violin, the ostinato bass is not present (as is heard in the Passacaglia in C minor for organ, whose form is a direct derivation of the chaconne) but a certain "obstinacy" of the initial harmonic sequence can be heard and of the repetition of the progressions that appear at the end of the brief exposition of the theme in D minor. The whole piece is then developed in the form of variations.

Brahms' version is much less known, written in a cycle of 5 piano studies that take up other people's compositions and rework them under other technical aspects. The 5 studies are:

- Etude nach Chopin; which takes up study no. 2 op. 25 by F. Chopin and complicates the melodic line with the alternation of double thirds and double sixths making it particularly difficult to perform;

- Rondo nach C. M. von Weber; it is a study drawn from the finale of sonata n. 1 op. 24 by Carl Maria von Weber in C major in which the parts between right and left have been reversed;

- Etuden nach Bach; two studies taken from a Bach apartita in which two melodic lines in counterpoint develop on G minor arpeggios. The second study is the inversion of the first in order to force the hands to perform the same difficulties.

- Chaconne fur die linke Hand allein bearbeiteit; the transcription of the chaconne for the left hand only.

The latter is decidedly more relevant to the original for violin which initially becomes a study of arpeggiated chords, then a study of arpeggios and scales up to the central section of the Chaconne in which Brahms forces the study of jumps and the extension of the but no. In the next section, with the passage to the major one returns to the study of jumps to conclude in the long coda in minor again with arpeggios. Despite involving the left hand only, it is a very demanding and tiring study as it requires a careful study of expressiveness by imitating the arches of the violin, a careful examination of the musical discourse in order to avoid flattening it and a careful study of all the passages as the The performer finds himself exposed to the simplicity of the construction of the piece.


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