ALPI
Indice
- Parete Zebrata: via Zo le Man
- Parete Zebrata: via 46° parallelo
- Parete Zebrata: via Manilia
- Parete Zebrata: via Cane-Trippa
- Parete Zebrata: via Amicizia
- Parete Zebrata: via Rita
- Parete Zebrata: via Teresa
- Parete Zebrata: via Claudia
- Pala delle Lastiele: Isola di Naguàl
- Cima alle Coste: Giuro che è l'ultima
- Piramide Lakshmi: La bellezza della Venere
- Piramide Lakshmi: Mercurio Serpeggiante
- Sass dela Vecia: Scaloni Reversi
- Parete San Paolo: Ammoniti
- Parete San Paolo: Nereidi
- Parete San Paolo: Sabina
- Parete San Paolo: Lecciomania
ALPI CARNICHE
PLACCHE DI VAL COLLINA: DE INFANTI - SIMONETTO
- Percorrere la fessura obliqua a destra che si raddrizza e si sosta su una cengetta (25 m; 5a).
- Obliquare per la placca erbosa verso sinistra montando su una cengia, sempre erbosa. La sosta giusta è quella su anelloni un po' a destra, a sinistra parte una linea a fix che presenta difficoltà analoghe e che costituisce una sorta di variante (15 m; 4a).
- Dritti per splendida placca a rigole tenendo la linea di resinati che scende a destra dell'alberello sovrastante. In alternativa è possibile salire anche per i fix a sinistra per belle lame e poi rigole; sostare presso l'albero (30 m; 4c).
- Spostarsi a destra e seguire le lame superando uno strapiombo ben ammanigliato per sbucare sul terrazzino di sosta (20 m; 5a).
- Obliquare facilmente a sinistra per un campo di rigole e sostare su un albero con cordone (35 m; facile).
GRIGNE E VALSASSINA
ROCCA BAIEDO: VIA DELLA SOLITUDINE
- La via originale salirebbe il pilastrino per bella e facile placca a destra. E' più bello salire invece tutto il camino, uscendo a destra dove si chiude e sostando su un buon terrazzo alla base di uno spigolo liscio e verticale (20 m; IV e 1 passo V).
- Salire la placca liscia e verticale che nei primi metri è difficile, poi diviene via via più appigliata e porta ad una comoda sosta sotto un diedro-rampa; la difficile placca è evitabile a sinistra per facile caminetto (20 m; VII e IV+).
- Salire il diedro-rampa fino alla fine e poi obliquare a sinistra fino ad una sosta. Non fermarsi (scomodo) ma proseguire per roccette erbose fino ad una grande terrazza sotto la parete terminate della Rocca (40 m; IV e III).
- Scalare la grande placca cercando di mantenersi un po' a sinistra (a destra c'è un'altra via) e salire fino ad una marmitta dove si sosta alla base di una fessura; tiro fantastico (45 m; IV e V).
- Vincere la fessura a destra e, dove la parete si abbatte, uscire a sinistra in placca con un passo di fiducia per raggiungere i fittoni delle reti paramassi. Usarle per attrezzare una sosta (30 m; V e IV).
- Per un vago diedro-rampa proseguire verso il boschetto, facendo attenzione alla roccia un po' rotta e attrezzare la sosta su un albero (30 m; IV e III)
I Torrioni Magnaghi sono l'agglomerato roccioso più orientale della Grignetta, ben visibili anche da Lecco e che rivolgono a sud delle belle pareti rocciose con itinerari per tutti i gusti. Lo spigolo Dorn è una via di media difficoltà piuttosto famosa che sale il pilastro centrale del torrione posto più a sud che incombe sul sentiero che collega la cresta Cermenati alla Sinigaglia. Aperto già nel lontano 1901 da Giuseppe Dorn e e Friederich Reichert. La roccia in via è eccellente e l'itinerario è attrezzato a fittoni resinati con parsimonia. Per la ripetizione occorrono cordini per le clessidre e gli spuntoni, abbondanti e friend 0,75-1-2.
- Sulla parete destra scalare una canaletta (fittone ben visibile) e sostare alla sua fine a sinistra in una nicchia (15 m, III).
- Obliquare a destra lungo una fessura, verticale e molto esposta (spuntone e fittone) e al suo termine (fittone poco visibile) scalare la placca nerastra sovrastante verso un ben visibile spuntone (fittone) traversando poi a destra alla scomoda sosta al centro del pilastro (30 m; IV).
- Proseguire in verticale sopra la sosta su ottima roccia grigio-nera (fittone alto ma facile) uscendo su una cengia erbosa. Traversare a sinistra e portarsi sul filo dello spigolo dove si trova la sosta. Attenzione a non sbagliare finendo alla sosta di destra dove sale lo spigolo Antidorn, un po' più scorbutico (30 m; III+).
- Guadagnare verticalmente una cengetta (fittone) e traversare a sinistra a un diedro ben marcato e molto esposto, donde perviene il Canalino Albertini. Scalare il diedro o lo spigolo fino a dei chiodi da cui si supera un tratto verticale e un po' unto che porta ad una conca, dove il diedro si abbatte. Salire le rocce a sinistra (chiodi) e raggiungere la sosta esposta e scomoda (35 m; IV+ poi III).
- Sopra la sosta entrare nel solco di destra e montare sulla cresta che si segue fino a una sosta. Ignorarla e scavalcare un intaglio con larga spaccata per poi sostare poco oltre (fittoni o spuntoni; 45 m; II e III).
- Ancora lungo il filo della cresta vincendo un ultimo risalto di roccia marcia e arrivando alla vetta del Torrione Meridionale (sostare su spuntoni o cercare dei fittoni; 45 m; II).
SVIZZERA
KLEINER BIELENHORN: SHIELDKROTGRAT
- Superare verso sinistra un diedro a gradoni (IV) e il successivo canalino fino ad una nicchia di sosta (20 m; IV e poi III; sosta su fix).
- Uscire a destra e salire facilmente il canale puntando alla forcella e sostare comodamente appena a sinistra di essa (30 m; III; sosta su fix).
- Proseguire in obliquo a sinistra per una fessura che si allarga a diedro fino ad una nicchia (possibile sosta su fix e chiodo, comoda); proseguire lungo la lama e sostare su un bel terrazzo di cresta (35 m; III+; sosta su fix).
- Camminare lungo la cresta comoda portandosi sotto un risalto rossastro e sostare (20 m; sosta su fix).
- Vincere la paretina sovrastante e la seguente fessura per arrivare in cima al gendarme e traversare poi a destra (ch. importante per il secondo) in esposizione fino al terrazzo sotto una parete rossa fessurata (25 m; IV; sosta su fix).
- Tiro chiave: vincere il muretto fessurato ben chiodato e sostare subito al di sopra (8 m; A1 o VIII; tiro evitabile per una parete a sinistra dietro lo spigolo, IV+).
- Proseguire lungo la cresta aggirando il gendarme della "tartaruga" (la Schildkrot), valicare un intaglio e scalare il gendarme successivo sostando in cima (30 m; III; sosta su fix).
- Scendere lungo il filo della cresta e sostare su terrazzino alla base dell'affilata torre rossastra seguente (30 m; III; sosta su fix).
- Salire lungo la torre per lame ed uscire a sinistra in grande esposizione con un passo su lama atletico e guadagnare la sommità sostando poco dopo (15 m; IV+; sosta su fix).
- Scendere per facile cresta ad una forcella (20 m; III; sosta da attrezzare su spuntone; possibile uscita dalla via scendendo il canale franoso a sinistra).
- Tiro di trasferimento in conserva: seguire il canalino e le tracce a destra che salgono aggirando un tratto di rocce sfasciate e andare a sostare ad un intaglio sotto una lama rossastra (60 m; sosta su fix).
- Proseguire lungo il caminetto sopra la sosta e aggirare un risalto rosso per lame a sinistra fino ad un intaglio dove conviene sostare (35 m; III+; sosta da attrezzare su spuntoni).
- Breve trasferimento: proseguire in piano verso l'ultima parete della cresta e sostare sotto un muro solcato da una fessura tortuosa (15 m; sosta da attrezzare a friend in una delle tante crepe o su spuntone).
- Rimontare la paretina sovrastante stando a sinistra della fessura, superare un intaglio e vincere il diedro verticale e biancastro per montare sulla cresta sommitale che si segue facilmente fino alla croce di vetta (35 m; IV e V; sosta da attrezzare sul palo di vetta).
VALLE DEL SARCA
PARETE ZEBRATA (settore sportivo)
VIA ZO LE MAN
- Dritti per la placca ammanigliata fino ad un alberello dal quale si piega a destra attraversando delle cornici e infine vincendo un risalto e pervenendo alla cornice di sosta (35 m; 5b; tiro un po' unto).
- Dritti per rocce facili e abbattute fino ad una cengia di sosta (25 m; 4a).
- Tiro corto ma che permette di effettuarne uno solo dopo: superare un risalto stando a sinistra per poi tornare al centro e raggiungere la sosta (10 m; 4b).
- Ancora dritti per le svasature fin sotto una placca liscia da cui si attraversa a destra ad un terrazzo (possibile sosta su resinati). Alzarsi nella concavità soprastante e poi obliquare a sinistra in piena placca uscendone su buoni appigli (50 m; 5b; diverse soste).
VIA 46° PARALLELO
- La via è più o meno uniforme: salire il canale gradonato con ignorando i resinati che piegano a sinistra sull'unto e sostando su terrazzino (30 m; 3c).
- Continuare lungo il canalino ignorando i resinati a sinistra, in questo punto ancora vicini, su gradoni usurati ma articolati e senza particolari difficoltà (30 m; 3c).
- Il canalino confluisce nel canale principale che arriva da destra. Dalla sosta salire al tettino e poi aggirarlo a destra entrando nel canale fino alla sosta su terrazzino (30 m; 4a; sosta su clessidre o resinati).
- Scalare la paretina soprastante e spostarsi un po' a sinistra dove la roccia è meno detritica e proseguire lungo il fianco del canale fino al terrazzo della sosta successiva (30 m; 3c).
- Continuare un po' a piacimento lungo il canale a gradoni superando dei passaggi divertenti fino alla sosta (30 m; 4a).
- Proseguire lungo uno spigoletto e ignorare la sosta, continuando su terreno detritico fino agli alberi presso il sentiero di discesa su cui si sosta (50 m; 3c, sosta su alberi o spit).
VIA MAN ILIA
- Salire lungo il canale deviando poi a leggermente a destra per roccia gradinata lungo il bordo fino alla sosta (30 m; 3c).
- Ancora lungo il canale per poi uscire a destra, proseguire in obliquo per tratti di placca e erba fino ad un traverso che porta alla sosta, sotto il tratto di placca vero e proprio (30 m; 3c).
- Tiro veramente unto, da farsela nei pantaloni: spostarsi in obliquo a destra girando un tettino ed entrando nel tratto di placca vero e proprio muovendosi tra le varie nicchiette erbose fino alla sosta. La chiodatura è lunga e bisogna prestare attenzione agli appoggi obbligati (30 m; 5a per l'unto).
- Continuare in obliquo a destra con passaggi impegnativi ma più gestibili fino alla cengia di sosta (45 m; 4c).
- Proseguire direttamente lungo il canale soprastante (possibilità di spostarsi a destra verso i resinati di Cane-Trippa) con alcuni tratti divertenti ma con chiodatura rada (clessidra) fino allo stretto terrazzino di sosta in comune con Cane-Trippa (40 m; 5a).
- Ci sono due possibilità: la totalità delle cordate segue il diedro a sinistra, facile ma unto e dove bisogna gestire gli attriti (25 m; 4a). Sulla destra c'è una placca di roccia scura con una fila di resinati che rappresenterebbe il tiro di uscita originale, impegnativo (30 m; 5c); in pochi lo affrontano.
VIA CANE-TRIPPA
- Salire la placca con andamento in leggero obliquo a sinistra fino alla comoda cengia di sosta (50 m; 3c).
- Salire a sinistra ad un tratto ben levigato, che costituisce la sommità di un pilastro, poi si continua per roccia decisamente più facile al comodo terrazzino di sosta (45 m; 5c).
- Continuare lungo la placca per poi deviare a destra fino alla comoda sosta a sinistra di un albero (45 m; 4a).
- Scalare la placca e obliquare ancora a destra per un diedro e poi al terrazzo di sosta (40 m; 4a).
- Obliquare adesso verso sinistra, aggirando un alberello e portandosi alla cengia alla base del grande colatoio dove, da sinistra, converge anche la via precedente (35 m; 4a).
- Continuare nel canale-colatoio verso sinistra ben gradinato fino alla stretta sosta alla base del diedro di uscita (35 m; 3c).
- Scalare il diedro sopra la sosta, saltando la successiva appena all'uscita del diedro e porseguendo fino a quella più comoda (25 m; 4a).
VIA DELL'AMICIZIA
- Salire per le placche sopra la partenza cercando i punti deboli fino al terrazzo di sosta, accanto ad un muro fessurato (35 m, 4a).
- Scalare il muro fessurato a sinistra, poi andare a destra fino ad un chiodo sotto gli strapiombi, aggirarli traversando per una cornice poco marcata e con erba verso destra, oltre un alberello, ad una nicchietta in cui si sosta (40 m, 4b poi 3c).
- Superare la placca ammanigliata a destra e continuare la traversata fino ad una placca liscia con chiodo sotto un tettino, per oltrepassarla occorre scendere 2 m, traversare a destra e risalirla su grossi buchi fino al chiodo, poi si supera lo strapiombo e la rigola soprastante fino alla sosta (40 m, 4a).
- Salire la rampa a sinistra su roccia erbosa ma solida fino ad un colatoio che presenta delle pance, superarle direttamente e poi seguire il diedro successivo fino alla sosta (50 m, 5a).
- Scalare il canale erboso sopra la sosta ed a metà uscire a sinistra superando uno strapiombo ammanigliato ed una placca che adduce ad una sosta (35 m, 4b).
- Superare i rigonfiamenti sempre ben appigliati a destra di un canale erboso ben marcato fino ad uno strapiombo a lame, superarlo direttamente e raggiungere uno stretto terrazzino (30 m, 4c e 5a).
- superare il soprastante canale erboso fino ad una nicchia al margine della grande lavagna grigia (20 m, facile).
- Salire la placca molto impegnativa verso una nicchietta con erba, uscirne e raggiungere un grosso chiodo anellato da cui bisogna calarsi e pendolare circa 7 m verso sinistra, verso un´altra nicchietta con una buona fessura che va risalita. Alla fine superare 4 m di placca liscia verso sinistra per giungere in sosta (40 m, 6a e A0, tiro spettacolare e molto esposto, sosta discretamente comoda).
- Diretti sopra la sosta, dapprima facilmente, poi su una placca liscissima e scivolosa ed uscire verso una frastagliatura con erba ed a sinistra raggiungere la sosta (35 m, tiro chiave della via, 6a/A0 o 6b+).
- Superare il diedrino a sinistra e proseguire verticalmente senza percorso obbligato in obliquo a sinistra per lievi diedri, puntando a degli alberi a sinistra di grandi strapiombi e raggiungere l´ultima sosta (55 m, 3c; presente una sosta intermedia).
VIA RITA
- Dalla scritta "Rita" salire verso destra (2 ch.) il primo gradone e traversare sempre verso destra fino al terrazzo di sosta (30 m; 3c).
- Salire per gradoni verticalmente sopra la sosta e poi piegare a destra fino ad un terrazzino sotto dei mughi (30 m, 3c).
- Salire verticalmente sopra la sosta superando uno strapiombo dalle prese lisciate ed il diedrino successivo e poi piegare a destra, superare un gradone levigato ed andare alla sosta a destra di un grosso tetto (35 m, 4a).
- Obliquare verso destra fino ad un fittone, salire poi in verticale fino ad un secondo fittone e superare un muretto di 2 m (tratto untissimo), salire dritto fino ad un terzo fittone e poi traversare lungamente a sinistra doppiando una crestina, puntare infine a sinistra all´ampio terrazzo alla base di un diedro canale (45 m, 5a per l'unto).
- Salire lo spigolo del diedro fino a dove diventa una fessura, poi andare dritto fino ad un terrazzo di sosta sotto un gradone (30 m, 3c).
- Superare il gradone sopra la sosta e giungere al terrazzo sotto un altro diedro (10 m, 3c).
- Non salire il diedro ma superare la placchetta sopra la sosta ed entrarci traversando a destra e percorrerlo fino dove termina. Traversare lungamente a destra fino a vedere un fittone nel punto più logico dove superare lo strapiombo sovrastante, salire quindi nel diedrino ed al suo termine traversare una placchetta a sinistra (40 m, 3c).
- A sinistra della sosta superare delle belle e facili placche fino ad un gradino (possibile sosta), proseguire per placche erbose ed un muretto a buchi un po´ levigato (si può anche aggirare a sinistra per un canaletto) ed il successivo strapiombo fino alla larga e comoda sosta alla base del camino (55 m, 4a, 1 pp 5a).
- Salire nel sovrastante camino superando 3 strapiombi e sostando sullo spigolo a sinistra (35 m, 4b e 5a).
- Proseguire a destra nel camino fino ad un muretto di 4 m, liscio, che adduce alla sosta (30 m, 4a e 1 pp. 5a).
- Superare lo strapiombo sopra la sosta ed il successivo canalino a salti con bei passaggi fino alla sosta dove si restringe (30 m, 4b).
- Superare il canale diedro usufruendo della lama sul fondo, tiro che da solo vale la via (25 m, 4a).
- Salire per roccia rugosa a destra della sosta fino ad un fittone, poi traversare a sinistra fino ad un comodo terrazzo (15 m, 3c).
- Salire in obliquo a sinistra superando uno strapiombo (ch.) poi obliquare a sinistra senza percorso obbligato puntando agli alberi in alto ed arrivando ad una grande terrazza (40 m, 3c).
- Traversare a sinistra verso un´altra sosta e quindi: o salire la fessura spaventosamente unta sopra di essa o molto più agevolmente le rocce alla sua sinistra (20 m; 4c per l'unto).
VIA TERESA
- Salire dritti lungo la placca (25 m; 4a).
- Continuare in verticale e poi piegare a destra alla sosta (35 m; 4a).
- Proseguire dritti superando un diedrino e arrivando alla sosta sotto uno strapiombo (25 m; 4a).
- Traversare a sinistra sotto al tetto fino a dove è rotto da un diedrino e passarlo facilmente fino alla sosta (35 m; 4a).
- Scalare la placca sovrastante prima verso sinistra e poi verso destra fino alla sosta sotto un risalto verticale (30 m; 4b).
- Scalare una specie di spuntone ed usare una sottile fessura per traversare a destra a rocce più articolate, poi innalzarsi alla sosta (40 m; 5c e 5b).
- Salire il diedro obliquo a sinistra (40 m; 4b).
- Ancora verticalmente e poi traversare a destra (35 m; 4a).
- Superare un caminetto e poi la placca stando a sinistra (35 m; 4a).
- Salire fin sotto uno strapiombo e poi traversare a sinistra per roccia arrotondata fino alla sosta situata un poco più in basso (40 m; 5b).
- Aggirare lo strapiombo traversando con difficoltà a sinistra, poi vincendo una placca e il successivo diedro (40 m; 5c e 5b).
- Spostarsi a destra ad un diedro. Al suo termine spostarsi a sinistra, salire qualche metro ed andare a destra alla sosta (30 m; 4a).
- Obliquare leggermente a sinistra per placche articolate (30 m; 4a).
- Continuare in obliquo a destra per roccette facili fino alla sosta (25 m; 3c).
- Proseguire verticalmente fino a un tetto e imboccare un diedro sulla destra che porta all'uscita della via (35 m; 4b).
VIA CLAUDIA
- salire la placca partendo dalla nicchietta un po´ a destra e poi superare direttamente il muro liscio stando appena a destra dei fittoni fino a raggiungere delle lame che facilmente portano alla sosta (25 m, 5c, molto unto).
- Si sale lungo le rocce erbose sopra la sosta cercando i punti migliori fino ad una sosta in vista di un tetto (50 m, 3c).
- Salire verticalmente verso il tetto che si supera facilmente a destra per rocce erbose eppoi si punta alla sosta un po´ a sinistra (35 m, 4a).
- Ancora verticalmente sopra la sosta per uno spigolo di roccia solida e compatta e poi entrare nel canaletto a sinistra che va seguito fino alla placca che lo chiude. Salire la bellissima placca a buchi che conduce alla sosta (40 m; 4b).
- Verticalmente sopra la sosta piegando leggermente a destra per rocce facili fino a raggiungere la sosta (30 m, 3c).
- Si sale per roccia solida ma erbosa verticalmente sopra la sosta superando una placca con clessidra, poi piegare a destra per raggiungere la sosta (35 m, 4a).
- Breve tiro di trasferimento: salire il canalino erboso fino alla sosta sotto un diedro (20 m).
- Scalare il diedro a sinistra che adduce ad una placca fessurata. Superare direttamente la placca lungo la fessura unta e raggiungere il terrazzo di sosta (35 m, 5a).
- Salire il canale erboso sopra la sosta ed uscire a sinistra superando una placca bucherellata e poi traversando un´altra placca compattissima verso sinistra fino alla sosta (35 m; 5a).
- Un altro breve tiro di trasferimento: si sale la rampa erbosa per alcuni metri fino alla sosta all'inizio di un´altra placca (20 m, 3c).
- Tiro da farsela nei pantaloni da quanto è unto: si effettua un traverso verso sinistra lungo una placca levigata poi su sale un diedro erboso e si scala la levigatissima breve placca d´uscita, infine per roccia facile si raggiunge la sosta (35 m, 5b per l'unto).
- Salire verticalmente sopra la sosta, ignorando i resinati che a sinistra affrontano la placca, per roccia verticale ma ben appigliata fino a raggiungere la sosta successiva (30 m, 4a).
- Superare la placca a sinistra della sosta e per roccia sempre verticalmente raggiungere una bel terrazzo ingombro di sassi (25 m, 4a).
- Salire il muro sovrastante a zig zag per logiche fessure fino in cima (35 m, 4a).
PALA DELLE LASTIELE
ISOLA DI NAGUAL
- Scalare la rampa verso destra, su roccia gradinata ma rotta e con blocchi malfermi (ch.) fino alla cengetta di sosta sotto un diedro strapiombante biancastro (30 m; IV; sosta su chiodi).
- Vincere il diedro strapiombante su chiodi (A0/A1) e dall'ultimo chiodo traversare a sinistra ad una grande clessidra (possibile sosta scomodissima). Continuare lungo lo spigolo sovrastante (3 ch.) uscendo a sinistra dove strapiomba per poi montare su un bel terrazzo a destra (30 m; A0 e V+; sosta su chiodi).
- Spostarsi a destra e salire un primo gradone molto liscio che adduce ad un bel diedro che obliqua a destra. Al suo termine traversare per placca verticale ad un albero a sinistra e poi raggiungere la bella cengia di sosta sotto i gialli (25 m; V+ poi IV+; sosta su albero).
- Attaccare la parete gialla davanti alla sosta per lame robuste fin sotto un tetto (diversi ch.) per poi traversare a sinistra lungamente e con difficoltà (eventuale sosta intermedia) fino ad un diedro poco accennato obliquo a sinistra. Salirlo (gestire gli attriti, ch.) e raggiungere il terrazzo di sosta (30 m; VI sostenuto; sosta su chiodi).
- Per un diedro appoggiato portarsi alla sosta su esile cornice (15 m; V; sosta su chiodi).
- Tiro chiave della via: spostarsi a destra e vincere uno strapiombo che immette nel diedro principale (2 ch.). Seguire la fessura sul fondo (1 ch.) fino a delle lame che permettono di uscire a destra alla sosta appesa, sotto lo strapiombo (30 m; V+ sostenuto; sosta su chiodi scomodissima).
- Un po' a sinistra nel fondo del diedro dove si vince lo strapiombo ben chiodato e poi una strozzatura atletica che adduce alla stretta cornice di sosta (15 m; A0 o VII-, poi V+; sosta su chiodi).
- Aggirare a sinistra lo strapiombo sovrastante e continuare per la fessura del diedro fino a un tetto da cui si esce a destra (ch.) fino all'ampia cengia di sosta (20 m; V e V+; sosta su albero o chiodi).
CIMA ALLE COSTE
GIURO CHE E' L'ULTIMA
- Su per la placchetta tra gli alberi e poi per traccia e roccette. 30 m; 4a, sosta su pianta.
- A sinistra per traccia e superando due placchette fino ad un canale. 30 m; 3c.
- Su a sinistra per gradoni e macigni fin sotto una placchetta fessurata. 50 m; 5a.
- Scalare la placchetta e per traccia portarsi sotto una paretina con un'arcata. 20 m; 4a.
- Alzarsi alla cornice sotto l'arco, traversare a destra e poi strapiombetto tecnico. 30 m; 5b.
- Trasferimento: salire qualche metro e poi traversare a sinistra per tracce oltre un canale fino a una conca sotto la parete fessurata (dei cordoni segnano il percorso, visibili i fix). 50 m.
- Forse il tiro più bello: placca fessurata e ammanigliata. 30 m; 6a.
- A sinistra per roccia rotta, poi strapiombo scomodo e ancora rampa terrosa. 25 m; 5a.
- Partenza su lama (più facile a destra sul giallo) e poi muro panciuto con lame con tacche e lame, molto tecnico. 15 m; 6a/A0 o 6b; sosta scomodissima appesi.
- Fessura obliqua a sinistra con movimenti tecnici e poi grossa lama molto faticosa e con ciuffi d'erba pungente. 15 m; 6a+/6b; sosta appesa, indefinibile.
- Traverso a sinistra su muro liscissimo (A0) poi uscita su gradoni con appigli da verificare. Per montare sul terrazzo di sosta o ci si aggrappa alle frasche o si traversa a sinistra (ch. con cordino), moschettonaggi scomodi. 20 m; A0 e 6a (6c??).
- Dritti per la logica lama che taglia la paretina finale e spostarsi a destra vincendo uno strapiombo molto liscio; poi paretina corta ma tecnica; i fix sono posizionati un po' fuori asse rispetto agli appigli e ciò rende il tiro faticoso. 30 m; 6a.
PIRAMIDE LAKSHMI
LA BELLEZZA DELLA VENERE
- Salire verticalmente per roccia a balze facile ma erbosa seguendo la scia di pulito fino alla sosta (55 m; III+; sosta su fix).
- Altro tiro lungo superando un muretto articolato sulla sinistra e poi rocce gradinate fino alla sosta (50 m; IV e III; sosta su fix e clessidre).
- Ancora dritti per rocce gradinate, cercando di mantenersi lungo la scia dei passaggi fino alla cengetta di sosta alla base di un pilastrino arrotondato (30 m; IV e II; sosta su fix).
- Bisogna scalare lo spigolo arrotondato del pilastro, un po' liscio (fix, non fate come me che sono andato nel canalino franoso, orrendo), per poi spostarsi a destra nel canalino che si trasforma in diedro (cl.) da cui si esce sulla destra alla sosta (40 m; IV+; sosta su fix).
- Tiro bello: alzarsi sopra la sosta lungo una placchetta fino ad una cengia su cui si attraversa a destra fino ad un altro diedro-lama che va risalito (cl. attenzione all'usura dei cordoni) fino alla sosta su pilastrino (45 m; IV e 1 pp. V; sosta su fix).
- Tiro di trasferimento verso la base di un diedro (30 m; II; sosta su fix).
- Seguire una bella lama netta e poi un diedro (fix e 1 sasso incastrato) che in alto diviene una rampa che piega a sinistra e che porta direttamente alla sosta (45 m; IV+; sosta su fix).
- Continuare per la rampa stando o sulla placca a sinistra o sfruttando la lama nel giallo (bello) fin sotto gli strapiombi, traversando da ultimo a sinistra alla sosta (40 m; III e IV+; sosta su albero).
- Spostarsi a destra e vincere direttamente lo strapiombo atletico ma non difficile (fix) e poi per facile rampa incisa da una fessura raggiungere la sommità della parete (45 m; IV+ e poi III; sosta su fix).
MERCURIO SERPEGGIANTE
- Vincere direttamente un muretto gradinato ma atletico (IV+, cl.) e poi piegare a destra ad una piazzola con albero (possibile sosta). Proseguire in obliquo a destra (varie cl. e 1 fix) per placche solide e facili fino alla sosta sotto uno spigoletto adagiato (45 m; IV+ e III; sosta su 2 fix di cui uno anellato).
- Spostarsi a destra e scalare lo spigoletto (cl.) e proseguire verticalmente per rocce facili e balze erbose fino ad una placca grigia e lavorata dove si trova la sosta (50 m; IV e poi facile; sosta su clessidre o fix).
- Continuare sulla bella placca lavorata dapprima in verticale e poi obliquando a destra (molte cl. e 1 fix) al terrazzo di sosta (25 m; IV+; sosta su 2 fix).
- Proseguire lungo le rigole a destra della sosta, in verticale (cl.), vincendo poi un tratto abbastanza liscio e con movimenti obbligati (unto, cl.) e per roccia più semplice raggiungere il terrazzo di sosta (40 m; IV+ e V; sosta su 2 fix).
- Scalare la lama sulla destra per qualche metro (cl.) fino a dove si perde in parete e traversare a sinistra con un passo in discesa (2 cl.). Spostarsi a destra per cornice (sosta intermedia su fix anellato) e continuare il traverso a sinistra su placca adagiata e con movimenti obbligati (2 cl.) fino ad una svasatura che porta dritta in sosta (50 m; IV e V; sosta su 2 fix).
- Iniziano gli strapiombi. Traversare in obliquo a sinistra su roccia giallo grigia un po' unta (fix e ch.) aggirando uno spigoletto e poi salendo alla stretta sosta in una nicchia (20 m; V e V+; sosta su 2 fix).
- Obliquare a destra per la lama irregolare facile fino ai chiodi e continuare a traversare in orizzontale su roccia gialla fino ad una grande nicchia scura (V, vari ch.) il cui strapiombo va vinto direttamente (VI o A0, fix con cordoni). Obliquare per lame facili a destra e guadagnare un terrazzo (40 m; V e VI; sosta su 2 fix).
- Continuare a salire sulla placca fessurata a sinistra (cl.) con un passo di decisione a metà e montare su una crestina sotto gli ultimi risalti della parete (30 m; IV e V; sosta su albero o 2 fix).
- Obliquare a destra su placca molto compatta (fix e cl.) e poi per una lama entrare in una marmitta, per fessura innalzarsi ad una cornice e poi traversare a sinistra alla sosta (25 m; IV+; sosta su 2 fix).
- Ancora in obliquo a sinistra per gradoni di bella roccia lavorata (cl. e ch.) e superare una pancetta difficile a metà parete (cl.); poi traversare ancora a sinistra e guadagnare un'ulteriore cresta dopo rocce facili (40 m; V e V+; sosta su 2 fix).
- Portarsi sotto il tettino e superarlo direttamente (fix) poi innalzarsi e traversare a destra sotto l'ultima paretina che adduce al boschetto sommitale dove termina la via (35 m; 1 pp. V+ e IV; sosta su 2 fix).
SASS DELA VECIA
SCALONI REVERSI
- Vincere un piccolo ma ostico diedro grazie a una radice e poi traversare comodamente a sinistra sostando accanto a "Traversi perversi" (30 m; A1 e poi facile).
- Alzarsi qualche metro per facili rocce e riprendere a salire in artificiale la pancia a destra, incrociando ancora i Traversi e poi sostando appesi sotto al grande tetto (20 m; A1).
- Alzarsi al tetto e traversare a sinistra uscendo su una stretta cengetta sempre a sinistra, sotto la verticale degli altri tettini della parete (15 m; A1).
- Seguire i chiodi verso destra vincendo il secondo tettino e sostare sotto il terzo (20 m; A1).
- Scalare il terzo tettino fino e obliquare a destra alla sosta sotto lo spigolo sporgente che domina la parete (15 m; A1).
- Vincere l'ultimo tetto e proseguire per muro verticale fino a rocce più semplici e quindi uscire dalla parete (20 m; A1).
PARETE SAN PAOLO
VIA DELLE AMMONITI
- Percorrere tutta la rampa fino alla cengia di sosta; in alternativa è possibile entrare da destra per terreno scosceso ma più facile ancora (30 m; III; sosta su albero o clessidre).
- Continuare lungo i gradoni sovrastanti fino ad una fessura (fix e cl.) che porta ad una cengetta. Traversare a sinistra (fix) fino ad uno spigolo da quale si sale alla terrazza di sosta (30 m; V; sosta su fix).
- Facilmente alla base di un muro bucherellato che si sale direttamente pervenendo alla successiva cengia di sosta (30 m; II e IV+; sosta su fix o alberi).
- Salire alla parete successiva per scomoda rampa terrosa e aggirare un risalto per guadagnare una cengetta. Traversare a destra e superare l'ultimo muro rossastro (ammoniti; fix e ch.) per uscire dalla parete (45 m; II e III; sosta su fix).
VIA DELLE NEREIDI
- Salire la rampa-diedro verso destra (fix e cl.) fino alla placca a buchi che la chiude. Superarla in obliquo a sinistra (cl.) e raggiungere la comoda sosta (30 m, IV, sosta su albero).
- Salire il muretto levigatissimo a sinistra (fix) e poi lo spigoletto fessurato appena sopra (1 spuntone, 1 cl). Spostarsi leggermente a sinistra in placca e risalire per qualche metro e tornare allo spigolo (2 cl.), poi volgere a sinistra per una placchetta più semplice che porta ad una fessura. Superarla (cl.) e raggiungere la sosta (40 m, V, sosta su clessidra e fix).
- Superare direttamente il muretto sopra la sosta fino ad una clessidra, traversare a sinistra verso un' evidente fessura e superarla (cl.). Salire la placchetta appoggiata per raggiungere una lama levigata con appoggi minuscoli (3 fix) che va superata in traversata obliqua a sinistra per raggiungere la sosta (25 m, V e 1pp V+, sosta su albero e spit anellato).
- Scalare lo strapiombo subito sopra la sosta, poi traversare a destra per circa 6-7 m fino ad un diedro che va risalito (4 cl) fino al terrazzo d´uscita (30 m, IV+, sosta su albero).
VIA SABINA
- Contornare a sinistra i blocchi e salire una rampetta, superare poi una corta placca e raggiungere la sosta (20 m; III; sosta su fix e clessidra).
- Salire il diedro sopra la sosta fino sotto un cespuglio ed uscire per la placca di sinistra (4 cl.), poi superare leggermente a destra il risalto successivo fino ad un terrazzo (cl.). Continuare per qualche metro e raggiungere la sosta sotto un altro diedro (30 m, V poi III, sosta su fix e clessidra).
- Superare il diedro seguente entrando da destra e raggiungere un pianerottolo (IV+, 2 ch.), da qui ci sono due possibilità: a) salire il diedro a sinistra (2 ch., consigliato), superando un primo tettino e poi un secondo (VI)); b) traversare per lastre appoggiate verso destra ed aggirare il risalto arrivando ad una cengia boscosa (cl., II+)). Si sosta sotto una placca molto comodamente (35 m, IV+ poi II+, sosta su clessidre).
- Salire la placca sopra la sosta, poi un gradone (cl.) ed infine un pilastro triangolare (1 ch., 1 cl.) e raggiungere la sosta sotto delle placche (30 m, IV+ e III sosta su golfaro).
- Superare il gradone sopra la sosta (ch. e cl.), poi scalare un tettino a destra (ch.) e raggiungere una cornice. Traversare a sinistra (2 cl.) fino alla sosta sotto un tetto pronunciato (20 m, IV, sosta su golfaro e clessidra).
- Superare il tetto proprio sopra la sosta (ch.) e salire verso un alberello (cordone) aggirando uno strapiombo a destra. Dopo una placchetta aggirare un altro strapiombo a destra (cl.) e superare direttamente la placca a buchi (2 cl.) sovrastante fino alla "Cengia Rossa" dove termina la via (40 m, IV+ sostenuto e V+ il tetto, sosta su golfaro).
- Tiro facoltativo: spostarsi a sinistra e salire il diedro strapiombante su roccia a lamelle, attrezzato completamente a fix (20 m; VI+).
VIA LECCIOMANIA
- Si attacca un diedro verticale con passi atletici (ch.) che piega poi a sinistra, aggirando un masso strapiombante per placca liscia a sinistra (ch.) per raggiungere la sosta su terrazzino (30 m; V e 1 pp. VI-; sosta su fix).
- Tiro difficile: alzarsi sulla placca stando un po' a destra (2 fix) e poi obliquare a sinistra a un diedro arrotondato che richiede un'arrampicata un po' brutale (fix) e che adduce al terrazzo boscoso di sosta (25 m; VI; sosta su fix).
- Altro tiro molto impegnativo: scalare la placca sovrastante (fix) fino al tetto che va superato a sinistra (cl.) e per placca a rigole continuare dritti fino alla sosta (30 m; VI; sosta su fix).
- Continuare dritti per due muretti ben gradinati (fix) fino alla cengia terrosa sotto un ulteriore muro (30 m; V, poi II; sosta su alberi).
- Dritti per la placca gradinata vincendo un tetto a sinistra (fix e cl.) e proseguire per un diedro fessurato fino al terrazzo di sosta sotto una parete verticale (20 m; V+; sosta su fix).
- Scalare la placca (fix e cl.) piegando a destra lungo la svasatura, piuttosto impegnativa (cl.) e pervenire alla cengia di sosta (20 m; VI; sosta su fix ma è meglio sfruttare l'albero evitando attriti).
- Traversare in obliquo a sinistra lungo la placca (fix e cl.) e rimontarla con movimenti molto tecnici fino a una fessura discontinua che permette di traversare a desta (fix e cl.) fino a una svasatura con belle lame che porta dritta ad una cengia (30 m; VI e A0 o VI+; sosta su alberi).
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